È di pochi giorni fa l’uscita un articolo di Io Donna, magazine del Corriere della Sera, che ha presentato una fotografia di un’attrice americana con dei pantaloncini corti, commentando la foto con uno sgradevole “non è abbastanza magra per portare gli shorts con disinvoltura”. In primo luogo mi sono chiesta cosa intendessero con “disinvoltura”… le classiche frasi giornalistiche che non dicono niente. Ma la cosa più scandalosa è che giudicano la sufficiente magrezza della persona…
Il tema infatti è ritornato alla cronaca con effervescenza nel web. Qual’è il metro di misura di magrezza? Chi decide che una ragazza è abbastanza magra o grassa da “passare” i voti degli altri, di giornalisti, blogger e presunti tali?
Anche un post di due giorni fa del marchio di fazzoletti Tempo, ha aggiunto una triste pubblicazione alla propria pagina Facebook, che diceva in sostanza che la prova costume dava 90% di lacrime a noi povere donzelle in procinto (o già) al mare. Ma perché? Perchè dobbiamo alimentare questa paura delle curve, perché la bellezza è magrezza, e non normalità. Tutte noi vogliamo mangiarci quel piatto di pasta, quel gelato o quella focaccia genovese senza sentirci in colpa perchè dobbiamo poi fare 200 addominali per smaltirli.
Dovrebbe partire una campagna da parte dei nostri uomini che dice #lamiacompagnamipiacecosì o #leièbellacosì … finché i canoni della bellezza li fa la moda e le riviste con modelle in copertina dalle guance scavate e denutrite, non avremo scampo. Lo dicano anche gli uomini che le donne così fanno schifo. Cioè fanno proprio impressione. Quando incrocio per le strade di Milano queste ragazze/modelle cosi magre da dare la sensazione che siano senza muscoli, mi chiedo “ma come fanno a camminare?” Tristezza e disperazione per loro mi trasmettono, non bellezza. Onestamente.
Dobbiamo valorizzare il nostro corpo e tenerlo sano, con attività fisica volta al benessere e alla cura, non alla rappresentazione estremizzata della bellezza.
Ottimizzare la propria figura esaltando le parti migliori di noi, attraverso il trucco, parrucco e vestiario fa bene alla nostra autostima. Provare a forzare le proprie abitudini per tendere a qualcosa che non siamo, non solo è sbagliato, ma propriamente deleterio per tutte noi.
Ne ha parlato anche #cliomakeup in suo recentissimo video su youtube dove, come me, crede che bisogna valorizzare prima la propria anima, la cultura personale e la propria identità di donna e persona prima della cura maniacale e sconsiderata del proprio corpo.
Vi invito, care amiche, a essere più sicure di voi trovando la vostra femminilità, che non corrisponde necessariamente a quella delle altre. Intanto, pubblico foto “disinvolta”. Fatelo anche voi.