Ne stavo parlando ieri in riunione con il gruppo di Equaly, ente che si occupa di parità di genere nel mondo della musica italiana e di cui faccio orgogliosamente parte da più di un anno…. stavo parlando proprio di questo aspetto della mancanza di tempo di noi genitori. Persone normali, non wonder woman, non fantastiche multi-tasking come spesso ci vogliono far passare. Persone normali con figli.

Il tempo è il fattore della mia vita che più mi manca.

Ma proprio il tempo e la concentrazione emotiva e mentale di lavorare in serenità e senza scadenze (tipo “Andare a prendere Dudù all’asilo” “Prenotare la visita ostetrica a Londra”, “Cercare una baby sitter per quando nascerà la seconda perchè mi sento un po’ persa e sola”) queste cose diciamo.

Senza tempo mi sento anche meno libera. Libera di pensare a progetti sia presenti che futuri. Mi sento sempre la sensazione di rincorrere qualcosa più grande di me. E sono in una situazione di privilegio, dove con un lavoro da freelance posso “modulare” i miei impegni professionali e darmi più alla famiglia, che in questo momento sento aver bisogno di me.

E in una storia di instagram ho condiviso la mia sensazione di essermi davvero finalmente rilassata e concentrata sulla seconda gravidanza, all’ottavo mese!! Mi mancano 6 settimane al parto e, solo ora, mi sento che mi sono finalmente focalizzata sulla bambina. E questo mi fa riflettere. Non mi fa stare male ma mi fa pensare che

“la vita è un turbinio di cose che avvengono e spesso più grandi di te. Una serie di casualità che bisogna essere molto forti per poterle affrontare e non sentirsi affogare.”

E che bisogna cercare una squadra, qualcuno che ti appoggi e che faccia per te.

In una coppia ci si aspetta aiuto reciproco e questo nel mio caso avviene in molti aspetti di famiglia che mi sollevano dai pensieri più bui. Lato economico, lato amministrativo.

E poi sta a noi dare delle priorità su cosa sia importante, su cosa veramente concentrarsi. sapersi organizzare senza sentire il giudizio del prossimo nè la reazione di chi non ci conosce davvero.

Il tempo per pensare, per scrivere, leggere, farsi una doccia, rilassarsi. Lavorare.

Cosa è veramente importante?

Ora che ho una vita famigliare più organizzata, con una tata qualche ora a settimana, una signora che mi aiuta nelle pulizie, un asilo in cui Dudù, mio figlio sta bene, mi sento di aver ripreso un po’ il tempo per ripartire a breve con un nuovo scossone alla mia vita, la piccolina che ho in grembo. Ma va bene così e sono la persona più felice al mondo perchè so di essere fortunata come raramente accade. E so che nella mia situazione di privilegio assoluto, posso anche permettermi di fermarmi adesso e fare questo tipo di riflessioni.

Scusate il delirio di flusso di pensiero di questo articolo, ma fa parte del mio blog, che è quasi un diario della mia esperienza di vita, come già sapete, piena di novità e di viaggi.

A presto, spero, al prossimo articolo.

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